Abbiamo rivolto un’interrogazione parlamentare al governo a prima firma di Lia Quartapelle per avere informazioni sulle condizioni del ricercatore Patrick George Zaki, rapito e probabilmente torturato con elettroshock dalle autorità egiziane.
Questa volta sarà diverso, non più un caso come Giulio Regeni
Il suo caso richiama quello, tragico, di Giulio Regeni, di cui da pochi giorni si è commemorato il quarto anniversario del ritrovamento del suo cadavere, e sul quale ancora ci si attende di conoscere la verità di quanto e perché è accaduto .
Per questo vogliamo sapere quali iniziative di competenza intenda assumere tempestivamente il Ministro degli Esteri affinché il Governo egiziano liberi Patrick George Zaky e si profili per lui una sorte diversa da quella di Giulio Regeni. Mi unisco al grido di dolore dei genitori di Giulio che esprimono vicinanza ai familiari e agli amici di Patrick George Zaky, consci delle atrocità di cui è capace il Governo egiziano, e vogliono che la tragica vicenda di Giulio serva da ammonimento affinché il governo italiano trovi gli strumenti per agire tempestivamente. E condivido le parole di Paola e Claudio Regeni quando ci ricordano che “se si vuole veramente salvare la vita di questo ragazzo occorre che i Paesi che si professano democratici abbiano la forza e la dignita’ di dichiarare l’Egitto paese non
sicuro e richiamare immediatamente i propri ambasciatori.“