Sulla vertenza LSU-LPU in Calabria è necessario fare chiarezza

LSU LPU
Con riferimento alla situazione degli Lsu/Lpu calabresi si rendono necessarie alcune precisazioni al fine di evitare il diffondersi di informazioni non corrispondenti al vero e che alimentano lo stato di incertezza di questi lavoratori.
È infatti necessario precisare qual è lo stato dell’arte sia in riferimento al pagamento degli arretrati sia al percorso della contrattualizzazione e successiva stabilizzazione.
Innanzitutto bisogna partire dall’art. della legge di stabilità approvata dal parlamento a dicembre 2013 che recita:
(Articolo 1, comma 207, legge 147/2013 (legge di stabilità 2014).
E’ autorizzata la spesa complessiva di 126 milioni di euro per l’anno 2014, destinata per 100 milioni di euro alle finalità di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, per 1 milione di euro per le finalità di cui all’articolo 2, comma 552, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e
per 25 milioni di euro per far fronte all’eccezionale necessità di risorse finanziarie da destinare ai lavoratori socialmente utili e a quelli di pubblica utilità della regione Calabria e altresì ai lavoratori di cui alla legge regionale della regione Calabria 13 giugno 2008, n. 15. Nell’ambito delle risorse destinate dal periodo precedente alla regione Calabria, la regione provvede al pagamento degli arretrati dell’anno 2013 relativi ai progetti dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori di pubblica utilità.
Le risorse impegnate per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1156, lettera g-bis), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono destinate, per l’anno 2014, nella misura di 50 milioni di euro, agli enti pubblici della regione Calabria al fine di stabilizzare, con contratto di lavoro a tempo determinato, i lavoratori impegnati in attività socialmente utili, in quelle di pubblica utilità, e i lavoratori di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, al fine di avviare un percorso di inserimento lavorativo dei suddetti lavoratori ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, nonché in attuazione dei commi da 208 a 212 del presente articolo. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, sono stabiliti le modalità e i criteri di assegnazione delle risorse……..”.
Come si evince chiaramente dall’articolo di legge nazionale citato, per la Calabria sono previsti 25 milioni che risiedono in un capitolo di bilancio presso il Ministero del Tesoro e che sono già nella disponibilità e alla firma del dirigente della Ragioneria dello Stato la prossima settimana.
Tali 25 milioni sono utilizzabili unicamente per il pagamento delle spettanze Lsu/Lpu Calabria 2013/2014.
Sono previsti altresì (come si evince sempre dall’articolo di legge) 50 milioni che sono allocati in un capitolo di bilancio diverso da quello dei 25 milioni e risiedono presso il Ministero del Lavoro.
Tali 50 milioni sono utilizzabili esclusivamente per le finalità definite dalla legge 296 del 2006 e riguardano unicamente i contratti di stabilizzazione e solo per i soggetti definiti dal decreto del governo attualmente alla firma del Ministro Poletti:
“Sono individuati i soggetti destinatari degli interventi di stabilizzazione a tempo determinato per l’anno 2014:
– lavoratori socialmente utili di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81;
– lavoratori di pubblica utilità di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280;
– lavoratori utilizzati ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468;
Tali soggetti non sono integrabili con altre figure e i 50 milioni sono utilizzabili solo per la loro contrattualizzazione.
Il decreto per l’avvio del percorso di contrattualizzazione e stabilizzazione è stato già concordato tra i diversi ministeri e la firma del Ministro del Lavoro sarà apposta non appena la Regione Calabria invierà l’elenco nominativo di tutti gli LSU-LPU suddivisi per enti utilizzatori e tali enti ne certificheranno l’effettiva presenza al lavoro. I tempi in ogni caso dovrebbero essere brevi in quanto gli uffici della Regione hanno quasi completato gli elenchi da inviare agli Enti.
Questa è lo stato dell’arte ad oggi.
Nessuna legge regionale che riguarda altri soggetti può interferire con questo percorso né si possono usare somme destinate a finalità specifiche e a soggetti specifici per finalità e/o soggetti diversi da quelli descritti.

Enza Bruno Bossio
Carlo Guccione

RASSEGNA STAMPA
Ansa del 30 giugno 2014

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