(Da 9 Colonne) – “La riforma Cartabia è certamente un cambio di passo rispetto al modello ‘giustizialista’ che aveva proposto il ministro Bonafede, oggi andiamo verso una riforma garantista – cioè a garanzia dei cittadini – e questi sei referendum vanno nella stessa direzione: il supporto dal basso non può che essere un aiuto per una riforma importante e seria a livello istituzionale”: lo dichiara la deputata del PD Enza Bruno Bossio ai microfoni di 9colonne, a margine dell’apertura della campagna dei 6 referendum per una “giustizia giusta”, a Largo Argentina a Roma. “Credo – aggiunge – che ci sarà una forte adesione soprattutto se ci sarà anche un forte supporto a livello di informazione da parte dei media, perché il referendum è uno strumento che deve essere aiutato soprattutto dal servizio pubblico”. Bossio commenta poi i fatti di cronaca del carcere di Santa Maria Capua Vetere: “Il video dimostra l’ennesima violenza istituzionale nei confronti di chi viene considerato non come rivolto alla riabilitazione ma invece destinato alla pena come vendetta. Io penso che la pena come vendetta non è un tema che riguardi lo Stato, per cui bisogna come sta già facendo la Procura colpire questo tipo di responsabilità ma nello stesso tempo evitare che avvengano casi del genere. Per farlo bisogna ridurre il sovraffollamento e il referendum sull’utilizzo estremo delle misure cautelari agisce su questo punto, poi bisogna sicuramente affrontare la difficoltà dei detenuti e degli agenti penitenziari, sapendo però che spesso la difficoltà di questi ultimi viene spesso strumentalizzata da alcuni sindacati che hanno l’idea che la pena sia solo una vendetta dello Stato e non un reinserimento” conclude la parlamentare.
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