Accoglienza diffusa migliore risposta al razzismo

Manifestazione ad Acquaformosa
La sicurezza si garantisce con l’integrazione in una società che è destinata inevitabilmente ad essere multietinica.
Con le buone pratiche improntate alla solidarietà ed all’accoglienza che si promuovono attraverso i progetti SPRAR dei comuni si sostengono processi  di ripopolamento delle aree altrimenti destinate all’abbandono, di riqualificazione e potenziamento dei servizi primari (a partire dalla scuola), di crescita dell’occupazione.
L’esperienza di Acquaformosa è, in questo senso esemplare: grazie all’impegno del Sindaco Gennaro Capparelli e del suo predecessore Giovanni Manoccio, ma soprattutto grazie alla generosità e alla disponibilità di tutta la comunità, famiglie e minori migranti vivono pienamente integrati e sono diventati fattori di tenuta economica, sociale e perfino culturale.
Qui non si sono chiuse scuole, uffici postali, attività commerciali. Qui molti giovani hanno trovato opportunità di lavoro qualificato e stimolante.
Rispetto ai CAS o, peggio, ai CARA dove prevale un modello di business potenzialmente criminogeno, gli SPRAR rappresentano la migliore risposta a chi, sulla pelle degli immigrati, cerca di lucrare denaro o demagogico consenso politico soffiando sulle paure della gente.
La Calabria, con il Presidente Mario Oliverio, ha scelto questa strada attivando un protocollo d’intesa sottoscritto dal  Ministro degli interni Marco Minniti, dall’ANCI e dalla Regione. Grazie ad esso sono 144 i comuni calabresi che hanno deliberato l’ingresso alla rete SPRAR.
Un risultato di cui possiamo essere orgogliosi. La Calabria sta dimostrando nei fatti di saper rinnovare la sua tradizione di generosità con gesti concreti di accoglienza e solidarietà.
Un buon esempio di civiltà e democrazia che stiamo offrendo all’intero Paese.

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