Bene Minniti, accoglienza e sicurezza diffusi sul territorio giusta risposta ai problemi dell’immigrazione

Immigrazione
Quanto detto oggi da Marco Minniti in Commissioni Riunite nella esposizione delle linee programmatiche del suo dicastero rappresenta una risposta seria e avanzata che, soprattutto rispetto ai problemi dell’immigrazione, consente di coniugare il dovere dell’accoglienza con quello della sicurezza. Ha ragione Minniti quando ha definito “sbagliato e fuorviante dal punto di vista analitico l’equazione immigrazione=terrorismo” e che misurarsi con il problema dell’integrazione è la vera sfida per tutte le democrazie del mondo. In questo senso, nel mio intervento, ho voluto sottolineare come il modello dell’accoglienza diffusa proposto dal Ministro dell’Interno, passi attraverso un maggiore incoraggiamento dei comuni ad adottare il sistema Sprar provando a coinvolgere direttamente gli stessi anche nella gestione dei cosiddetti CAS che oggi afferiscono all’esclusiva competenza delle prefetture. Ciò consentirebbe una verifica collettiva e dell’intera comunità, sulla presenza di immigrati sul territorio, attenuerebbe i contrasti e favorirebbe accettazione e integrazione.
Trovo inoltre assolutamente strategico l’accordo firmato con ANAC che prevede una modifica profonda negli appalti dei contratti dei CARA con gli enti gestori che va nella direzione del superamento del gestore unico, così come la proposta di intensificare le ispezioni, magari prevedendo una rotazione anche dei funzionari prefettizi sui territori.
È inoltre da condividere e da apprezzare la volontà espressa dal Ministro Minniti di assumere nuove risorse per velocizzare i tempi delle commissioni e a proposito della proposta del superamento dei tre gradi di giudizio nei processi dei richiedenti asilo, anche se è assolutamente necessario abbattere i tempi di attesa, non può sfuggire la circostanza che molti di questi soggetti non abbiano sempre visto garantiti i propri diritti più elementari, come la consegna del codice fiscale provvisorio che, tra l’altro, li costringe a bighellonare o a lavorare a nero.
Ma sono convinta che proprio all’interno della impostazione delineata oggi dal Ministro Marco Minniti, sarà possibile raggiungere quell’obiettivo di garantire rispetto dei diritti umani per chi scappa dalla guerra e dalla miseria e la sicurezza dei cittadini italiani che li accolgono.

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Ansa dell’8 febbraio 2017
Agi dell’8 febbraio 2017

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