Il Ministro della Giustizia interessato al caso del detenuto Alessio Ricco gravemente ammalato

Carcere di Catanzaro
Di Emilio Quintieri
Nei giorni scorsi, Emilio Quintieri, esponente dei Radicali Italiani aveva inoltrato un appello al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri per segnalarle la preoccupante condizione di salute di un giovane detenuto ammalato, trasmettendole anche la lettera che la moglie di questo recluso aveva mandato al Direttore della Carcere. L’appello, unitamente alla lettera, era stato inviato, altresì, alla Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed all’Ufficio di Sorveglianza di Catanzaro.
Successivamente, in pochissimo tempo, si è attivata anche l’Onorevole Enza Bruno Bossio, Deputato del Partito Democratico e membro della Commissione Bicamerale Antimafia, particolarmente sensibile alle questioni che riguardano le Carceri, recandosi in Visita Ispettiva alla Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro Siano per verificare personalmente le condizioni di detenzione della popolazione reclusa con particolare riferimento a quella di questo giovane ammalato appartenente al regime differenziato della media sicurezza. Nella circostanza è stata accompagnata dalla delegazione radicale calabrese composta da Quintieri e da Sabatino Savaglio. Si tratta di Alessio Ricco, 29 anni, cetrarese, in carcerazione preventiva da tre anni per traffico di sostanze stupefacenti al quale, da alcuni mesi, è stata diagnosticata una artritre reumatoide, una patologia autoimmune ed altamente invalidante che colpisce le articolazioni. Durante la visita l’Onorevole Bruno Bossio insieme ai radicali ha, effettivamente, constatato il trattamento incivile, inumano e degradante a cui è sottoposto, alla stregua di tutti gli altri, il detenuto Alessio Ricco e ne ha informato direttamente il Ministro Cancellieri. A Catanzaro, i detenuti sono costretti a sopravvivere in una struttura fatiscente, in delle celle piccolissime, piene di muffa ed umidità e prive di riscaldamento. Inoltre, come se non bastasse, la struttura è invasa dai topi e non funzionano nemmeno le docce i cui locali sono completamente malridotti ed insalubri. Anche il personale di Polizia Penitenziaria che ha accompagnato la delegazione durante l’ispezione ha confermato le lamentele dei reclusi specialmente per quanto attiene la presenza numerosa dei roditori nell’Istituto.
Questa mattina Edoardo Sottile, Segretario Particolare del Guardasigilli e dietro incarico della stessa ha contattato telefonicamente sia la Parlamentare democratica Enza Bruno Bossio che l’attivista radicale Emilio Quintieri per portarli a conoscenza dell’interessamento del Dicastero della Giustizia per la vicenda del detenuto Ricco. In particolare, la Cancellieri, ha chiesto alla Direzione del Carcere di Catanzaro di avere ampie ed esaustive delucidazioni in ordine alle problematiche di salute del detenuto cetrarese ed ha dato incarico al dottor Francesco Cascini, Vice Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di seguire con attenzione il caso e di tenerla aggiornata. Della questione, in ogni caso, ne è stata informata anche l’Autorità Giudiziaria competente. L’Onorevole Bruno Bossio così come Quintieri hanno entrambi riferito al Segretario del Ministro che le condizioni di detenzione a Catanzaro sono gravissime e ripugnanti, in netto contrasto con il dettato costituzionale, europeo ed internazionale e per quanto attiene Ricco, molto probabilmente, hanno provocato la malattia riscontrata.
Oltre a confermare la presentazione di una Interrogazione in Commissione Giustizia a Montecitorio la deputata del Pd invierà una minuziosa relazione al Guardasigilli chiedendole un immediato intervento risolutore per porre fine ai trattamenti illegali che sono costretti a patire i detenuti nella Casa Circondariale del capoluogo calabrese.
RASSEGNA STAMPA
L’Ora della Calabria 25 gennaio 2014

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