Il comune di San Giovanni in Fiore delibera a favore del reddito minimo

Reddito minimo garantito
Pubblicato su “Calabria Ora” di domenica 26 maggio 2013
di Camillo Giuliani

Non era un consiglio comunale come tanti altri quello di venerdì a San Giovanni in Fiore, vista la presenza di big della regione come gli assessori Mancini e Salerno e il consigliere Chiappetta, dell’assessore provinciale Giudiceandrea e dell’onorevole Bruno Bossio. E nemmeno il documento approvato all’unanimità dall’assise a fine seduta è di quelli che si leggono tutti i giorni. Il Comune silano infatti – giova ricordare che a governare è un’amministrazione di centrodestra – sposa il progetto portato avanti già da tre anni dalla deputata democrat, ossia quella dell’istituzione di un reddito minimo di inserimento (o di cittadinanza) per sostenere i tanti, tantissimi cittadini con problemi d’occupazione da queste parti. Il lavoro continua a diminuire, il numero dei poveri a crescere: sono quasi 900mila ormai (su due milioni scarsi di abitanti, bambini compresi) i calabresi inclusi dall’Istat nella fascia di povertà, come testimonia una relazione della Regione redatta pochi giorni or sono. Un quadro agghiacciante, nel quale gli ammortizzatori sociali devono assumere un ruolo fondamentale perché qualcosa cambi finalmente in meglio, e che vede annegare nello stesso mare tanto i precari quanto i disoccupati, siano essi di lungo o breve corso. Da qui l’idea di un’iniezione di liquidità nelle tasche delle famiglie meno abbienti, attraverso stanziamenti da trovare riprogrammando magari i progetti per lo sviluppo portati avanti grazie ai fondi dell’Ue. Ma se fino a poco tempo fa a chiedere soluzioni del genere erano stati la Bruno Bossio e pochi altri esponenti del centrosinistra, oggi arriva l’assenso anche della sponda opposta, tanto che lo stesso Mancini si sarebbe detto favorevole a sperimentare politiche sociali di sostegno come quella proposta dalla neodeputata del PD. Della questione si tornerà a discutere il 4 giugno a roma in un tavolo tecnico convocato per affrontare l’emergenza lavoro in Calabria. la speranza è che l’unità d’intenti mostrata venerdì in Sila possa convincere i ministri a dare il via alla sperimentazione sul reddito di cittadinanza.
LEGGI RASSEGNA STAMPA
Articolo Calabria Ora 26 maggio 2013
Articolo Gazzetta del Sud 26 maggio 2013
Articolo Il Quotidiano 27 maggio 2013

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