Sabato 13 settembre, alle 18.30, abbiamo inaugurato il punto incontro di Cosenza, su Corso Mazzini, un luogo pensato per stare accanto ai cittadini e ascoltare le loro esigenze.
Attraverso una intervista “perfida” di Antonella Grippo, ho risposto alle sue domande criticando Occhiuto e ribadendo la necessità di una Calabria più giusta, efficiente e inclusiva, puntando su mobilità, sanità, diritti civili e lavoro.
Dopo il 5 e 6 ottobre Occhiuto dovrà misurarsi a fare opposizione a Palazzo Campanella. Occhiuto si è dimesso per cercare di essere “assolto” dal giudizio popolare e, poi, anche per sorprendere le forze di centrodestra, che altrimenti non lo avrebbero ricandidato tra un anno e mezzo.
In questi anni di governo, Occhiuto doveva soltanto realizzare quei progetti, oggi rivendicate come se fossero frutto della gestione Occhiuto e che, invece, il centro sinistra ha programmato e finanziato: dall’alta velocità ai nuovi treni regionali, dalla SS106 all’elettrificazione della Ionica, dalla riapertura del treno Cosenza-Catanzaro alle assunzioni per i medici nei nuovi ospedali e alla stabilizzazione dei tirocinanti.
Il mio approccio alla politica è sempre stato chiaro, essere giovani e donne è un valore, ma in politica conta anche la competenza. Essere candidati non è un merito; avere la possibilità di esprimere sé stessi e la propria competenza dimostrandola sul campo, questo sì.
E sulla mia visione di sanità pubblica: la sanità deve funzionare davvero, ovunque tu nasca o risieda. Servono più medici di base e sanità di prossimità territoriale. Maggiore efficienza da ottenere con più digitalizzazione: solo così la Calabria può smettere di essere fanalino di coda in Italia e in Europa.
Avanti insieme, per una Calabria non più al margine.




















