Sul Recovery plan basta con lo stereotipo della Calabria tradita

(Dalle Agenzie) – La rappresentazione di una Calabria tradita, perché discriminata nel Piano, approvato dal Consiglio dei Ministri, per l’utilizzo del Recovery fund, è una narrazione vocata alla sconfitta. Il vecchio e pietistico refrain di una rivendicazione tanto populista quanto provincialistica è da impedimento ad un confronto sul merito delle proposte e delle strategie che necessariamente dovranno essere finalizzate alla crescita del Mezzogiorno d’Italia. Il Recovery Plan è stato appena trasmesso al Parlamento. Sarà, dunque, inevitabile che sia in fase di consultazione sociale che in quella di esame e discussione parlamentare si possa sviluppare un confronto con il Governo che necessariamente dovrà valorizzare, in una visione strategica, gli interventi rivolti al Sud come la leva per la fuoriuscita dell’intero Paese dalla attuale crisi storica e strutturale. Va dato atto che tale impostazione è quella perseguita dal ministro Paola De Micheli e confermata e ribadita dal Presidente Conte nel suo discorso svolto ieri alla Camera dei deputati. Il Piano è una occasione storica ed irripetibile. Con il lamento e la protesta fine a sé stessa non si va da nessuna parte. Sarebbe un errore imperdonabile quello di non presentare, in particolar modo dalla Calabria, proposte che nel merito dei diversi assi strategici del Recovery Plan, possano incidere in maniera concreta ed efficace sulla programmazione di una cospicua quota di risorse finanziarie disponibili. Ora o mai più dobbiamo batterci per il risarcimento del maltolto, che la storia di lunghi anni, anche di quelli recenti, ha riservato alla Calabria. E se allora bisogna stare al merito bisogna non negare, facendo finta di non vedere o non capire gli investimenti già previsti nel Piano e finalizzati alla Calabria, ma valutarli nel merito e se necessario battersi per un potenziamento degli interventi.    Per quanto riguarda l’asse programmato per lo sviluppo del sistema infrastrutturale il Governo ha fatto sua e recepito in grande parte la proposta su cui ci siamo battuti e che abbiamo avanzato in Commissione Trasporti alla Camera dei deputati. E’ o non è una conquista storica, ad esempio, la previsione e il finanziamento della realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria ? Negare il valore strategico di questa scelta e non porsi il problema invece dei tempi di consegna dello studio di fattibilità per la definizione del come questa opera va realizzata è assurdo. Al fine di favorire un fecondo confronto sul merito, dunque, sarà certamente utile l’esame del provvedimento in Parlamento, da svolgere anche attraverso mirate audizioni, ma ancora più efficace sarebbe l’adozione di un metodo concertativo, anche con le forze sociali, nelle sedi istituzionali locali e a livello regionale.

Gazzetta del Sud.it

Corriere della Calabria.it

L’Eco dello Jonio.it

Calabrialive

Il Dispaccio.it

Geosnews.com

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