Autorità portuale Gioia Tauro, Ministro De Micheli prenda le distanze da Nogarin

Ci auguriamo che il ministro De Micheli, proprio oggi in occasione della sua visita a Gioia Tauro, prenda le distanze dalle deliranti affermazioni del livornese Filippo Nogarin, che dopo essere stato bocciato all’elezioni europee, non contento della consulenza in corso con il ministro pentastellato Federico D’Incà, piange miseria e pretenderebbe di assumere la guida dell’Autorità portuale di Goia Tauro per far fronte alle spese della sua famiglia

Le sue dichiarazioni alla stampa sono un’ammissione di manifesta incapacità politica, di spregio delle istituzioni e – come giustamente ha fatto notare il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio – di profondo disprezzo per la Calabria. E’ urgente un immediato intervento pubblico del ministro De Michele, competente proprio sulla nomina in questione, affinché ristabilisca il giusto ordine delle cose e chiarisca a Nogarin che se ha problemi finanziari, di certo non può risolverli sulla pelle dei calabresi.

Semmai fosse stato in predicato per assumere la guida dell’Autorità portuale, la sua uscita pubblica ha definitivamente dimostrato una totale e completa inadeguatezza su cui il ministro deve esprimersi al più presto. In ballo vi è il destino di un’area strategica per lo sviluppo del Paese, e non solo della Calabria, un terminal tra i più importanti del Mediterraneo, agganciato a un vasto distretto industriale e dalla grande forza espansiva. Non mischiamo il serio e il faceto.

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