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Decreto Calabria, Ottenuto il via libera dello sblocco turnover per nuove assunzioni

Alla Camera ci siamo battuti per la bocciatura del “decreto sanità” che il Governo nazionale ha emanato per estendere i poteri straordinari e sostitutivi della gestione commissariale del servizio sanitario calabrese. Una cura che aggrava la malattia della sanità calabrese determinata da 10 anni di commissariamento. Un decreto che la Camera avrebbe dovuto dichiarare incostituzionale, come riportato, tra gli altri da docenti universitari al Presidente Sergio Mattarella. Per quanto ci riguarda, nonostante le forze della maggioranza di governo hanno inteso andare avanti con la consapevolezza di operare una pesante forzatura istituzionale, non abbiamo scelto la via dell’aventino ma abbiamo presentato una molteplicità di emendamenti per tentare di orientare quanto più possibile la finalità del provvedimento verso il rispetto e la garanzia del diritto alla cura della salute del cittadino e sottrarla alla bramosia di potere del movimento 5stelle. In coerenza con quanto richiesto dal presidente Mario Oliverio, in sede di audizione in commissione parlamentare , ci siamo battuti fortemente innanzitutto per sopprimere il comma che prevedeva il blocco del turn over generalizzato. È di notevole importanza il fatto che almeno su questo punto come forze di opposizione parlamentare abbiamo ottenuto il via libera dello sblocco del turnover per le regioni in piano di rientro al fine di garantire gli standards di sicurezza delle prestazioni sanitarie e la erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

I 5stelle dicono no a meritocrazia e sì agli amici superstipendiati

Altro che meritocrazia e trasparenza! Sulla nomina dei commissari straordinari nella sanità calabrese, il movimento 5stelle sta realizzando nel decreto Calabria un’ operazione opaca e costosa, che sarà foriera solo di ulteriori problemi per la sanità calabrese.
La norma, a cui ci siamo opposti con tutte le forze ma invano  prevede che i commissari possano essere selezionati anche al di fuori dell’albo nazionale certificato e assoluta garanzia di competenza e professionalità. Di fatto, per la prima volta nella storia viene codificato il principio di “simpatia”: chi è più gradito al ministro Grillo vince. Altro che scelta dei più meritevoli, i parlamentari grillini calabresi vogliono solo nominare, senza alcun controllo e certificazione di competenza, gli amici degli amici e, per incentivarli a venire da fuori della Calabria, prevedono un aumento di almeno 70.000 euro di indennità. Continueremo a dare battaglia in tutte le sedi, la Calabria non sarà lo scalpo di questo Governo di buffoni.

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