Il 4 marzo difendiamo il diritto ad amare

Manifestazione a Torano Castello

La legislatura che si è appena conclusa passerà alla storia come quella dei diritti. Dal biotestamento al dopodinoi, alle leggi contro il femminicidio fino alle unioni civili siamo riusciti ad affermare il principio che ogni persona, a prescindere dalla sua condizione, è portatrice di diritti individuali che devono trovare riconoscimento da parte dello Stato. Parafrasando Stefano Rodotà, abbiamo cercato di declinare il diritto ad avere diritti.
Infatti, uno dei momenti più emozionanti della mia esperienza parlamentare è stato proprio quando abbiamo approvato la legge sulle unioni civili. Quel giorno, insieme ai giovani democratici di Cosenza, abbiamo distribuito per tutta l’aula di Montecitorio coccarde arcobaleno.
Con quel voto abbiamo affermato il pieno diritto ad amare. Perché l’amore è di tutti.
E’ questo il messaggio più bello che si possa inviare proprio nella giornata di San Valentino.
Non era un risultato scontato, tant’è che oggi leggiamo che Berlusconi questa legge vuole abolirla e altri pensano di poterci dare qualunquistiche lezioni di benaltrismo.
In realtà queste posizioni non sono altro che l’espressione del solito chiuso, rancoroso egoismo sociale.
E’ indubbio, invece, che le leggi sui diritti civili approvate in questa legislatura abbiano consentito ai valori laici, liberali, progressisti e di sinistra di essere interpretati dalla moderna identità e cultura politica di cui Matteo Renzi ha permeato il PD.

RASSEGNA STAMPA

Ansa del 14 febbraio 2018

Dire del 14 febbraio 2018

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