A Ricadi la Calabria dice no all’omofobia

Ricadi
La giornata di oggi a Ricadi dimostra quanto una società più consapevole, inclusiva e che valorizza le diversità rende la anche politica migliore: grazie alla denuncia puntuale di Gennaro ed Alessio, i due giovani che si erano visti rifiutare una stanza “perché gay”, la comunità calabrese ha potuto mostrare al mondo il suo volto migliore e più vero: quello culturalmente predisposto all’apertura e alla valorizzazione dell’altro da se.
Se un tempo, come accadeva anche per la violenza contro le donne, la denuncia dei singoli atti discriminatori veniva considerata disdicevole e quasi una colpa per chi quelle violenze le subiva, oggi la denuncia è prodromica alla difesa pubblica delle vittime di discriminazione da parte della comunità stessa. Segno che il salto culturale è oramai stato fatto, che indietro non si può tornare nonostante gli sporadici rigurgiti omofobi, sessisti o fascisti.
Il PD nazionale, bisogna riconoscerlo, ha inaugurato una nuova stagione di diritti sulla quale anche la Calabria oggi chiede di non arrestarsi.
Il prossimo passo: l’approvazione di una legge nazionale contro l’omofobia.
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RASSEGNA STAMPA
Il Quotidiano del 3 settembre 2017
Il Quotidiano del 3 settembre 2017 2

Gazzetta del Sud del 4 settembre 2017 Ricadi

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