Riorganizzare i servizi socio-sanitari nell’Alto Tirreno cosentino

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A Scalea per visitare Villa Federico, centro per bambini autistici e disabili e poi incontro con la cittadinanza e i sindaci del comprensorio organizzato dal circolo del PD.
Qui ho sottolineato come sulla questione dell’ospedale di Praia a Mare si è avviato un percorso che potrà avere sbocchi positivi dal momento che il Ministro Lorenzin ha mostrato disponibilità a rinegoziare il piano di rientro con la Regione Calabria è la conferma di questo percorso.
In questo quadro dobbiamo puntare alla riorganizzazione socio-sanitaria sui territori, per come prevede l’attuazione della legge 22/2003, che finalmente è stata dotata dei regolamenti che ne consentiranno l’attuazione.
Qui, nell’Alto Tirreno va riconosciuto lo straordinario lavoro di concertazione svolto dai sindaci.
E’ questa la strada: .i comuni, soprattutto quelli più piccoli, non possono prescindere dalla unificazione dei servizi, pena la loro estinzione. L’aggregazione dei comuni è condizione necessaria per garantire i servizi essenziali, a partire da quelli socio-sanitari.
Molto dovremo fare con la programmazione dei fondi europei proprio in questo settore.
Allo stesso modo dobbiamo puntare sull’accoglienza degli immigrati attraverso gli Sprar, per popolare le nostre comunità e creare nuovi posti di lavoro.
La sfida è dimostrare come da qui a tre anni possiamo diventare primi nelle risposte ai bisogni dei cittadini della nostra terra.
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