Sul reddito minimo le condizioni per una convergenza in parlamento ci sono

Reddito Minimo Garantito
Le condizioni per una convergenza in Parlamento su nuovi strumenti di welfare universale ci sono e sono ottimista sul dialogo tra i partiti.
La discussione è al Senato ma le distanze tra le varie proposte non mi paiono incolmabili. Anche perché ci sono 16 milioni di persone sotto la soglia di povertà. E’ un dovere intervenire.
Oggi si spendono 25 mld per il welfare di cui 15 sono caricati sulla fiscalità generale. Noi con una differenza di 7 miliardi pensiamo a una misura universale.
La proposta del Pd prevede che si parta dagli incapienti, dai nuclei familiari più numerosi e senza reddito, per arrivare a un diritto universale. Noi nel 2012 parlavamo di 6mila euro lordi.
Oggi immaginiamo il 60 per cento dello stipendio medio. Una misura temporanea, condizionata alla ricerca del lavoro. Viene revocata a chi rifiuta di lavorare. E’ poi una misura anticiclica: incide direttamente sui consumi.
Quanto alla platea dei beneficiari si può partire con i 6 milioni di persone sotto la soglia della povertà assoluta. Essenziale sarà la collaborazione dei
Comuni, perché va creato un sistema che coinvolga Enti locali, centri per l’impiego e che preveda infine un controllo dell’Inps.

RASSEGNA STAMPA
Dire del 12 maggio 2015 reddito minimo

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