SOTTOSCRITTE OLTRE DIECIMILA FIRME PER REDDITO MINIMO GARANTITO IN CALABRIA

Sono  oltre 10.000 le firme di cittadini calabresi che hanno sottoscritto il disegno di legge regionale di iniziativa popolare per la sperimentazione in Calabria del reddito minimo garantito.

Il dato è stato annunciato stamani nella conferenza stampa svoltasi a Lamezia Terme dai rappresentanti del Comitato promotore “ Reddito Minimo Garantito in Calabria”.

Nella conferenza stampa odierna sono intervenuti  in  rappresentanza dei cinque comitati promotori delle province calabresi : Riccardo Ugolino (Cosenza),  Max Tramontana (Reggio Calabria),  Paolo Cirillo (Crotone ), Pietro Giamborino (Vibo Valentia ) e Luca Giovannone (Catanzaro).

Enza Bruno Bossio, della Direzione Nazionale del PD,  nella introduzione ha affermato che : “ copie delle firme che saranno depositate  al Consiglio Regionale saranno trasmesse anche al Presidente del Consiglio dei Ministri sen. Monti e al Ministro del Lavoro Fornero.

La nostra battaglia è rivolta ad ottenere il riconoscimento come diritto universale del minimo vitale ai cittadini italiani senza lavoro e senza reddito.

Invochiamo, innanzi tutto, una misura nazionale secondo gli indirizzi dell’Unione Europea e sulla base di quanto avviene già nella stragrande maggioranza dei paesi Europei.

Ciò non toglie – ha proseguito Enza Bruno Bossio – per come è avvenuto in altre regioni italiane, che nel frattempo si possa attuare in maniera sperimentale e per una platea limitata ad almeno 20.000 cittadini calabresi, la sperimentazione di questo istituto.

Proponiamo un piano triennale da finanziare con i Fondi Europei destinati alle politiche di occupatibilità e di inclusione sociale, per garantire un assegno di 500 Euro mensili ai cittadini che da almeno 5 anni risiedono in Calabria, iscritti alle liste di collocamento da almeno 2 anni e che abbiano superato il diciottesimo anno di età.

Non proponiamo, a proseguito Bruno Bossio,  una misura assistenzialistica ma perseguiamo l’obiettivo di prosciugare le sacche di lavoro precario e sommerso ai fini di far liberare i più deboli anche dal ricatto del bisogno del lavoro che non c’è.

Vogliamo che l’intero Consiglio Regionale e soprattutto il Presidente alla Giunta Regione  Scopelliti in tempi rapidi sul nostro disegno di legge si pronuncino con una chiara e netta assunzione di responsabilità.

Bisogna porre fine alle degenerate pratiche che in questi anni hanno alimentato anche all’ombra della pubblica amministrazione la creazione di falsi lavori per cui  secondo una concezione distorta intere generazioni sono state costrette a mettersi  in fila per perseguire attraverso stabilizzazioni di un diffuso precariato l’obiettivo del posto fisso nel pubblico impiego “.

Nella conferenza stampa è stato dichiarato inoltre l’intento di proseguire la mobilitazione in Calabria attraverso significativi ed importanti appuntamenti per favorire l’espressione di un movimento plurale, popolare e di massa.

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