“NON LUOGO A PROCEDERE” PER ENZA BRUNO BOSSIO NELL’INCHIESTA IN PUGLIA.

E così anche a Lecce Enza Bruno Bossio viene assolta: “non luogo a procedere” sentenzia il Tribunale di Lecce per la manager calabrese.

Nonostante questo sul blog Rete della Calabria continua a campeggiare il titolo che annuncia il rinvio a giudizio. Della qual cosa non ci sorprendiamo vista la tendenza di certa “pseudo informazione” a mettersi sotto i piedi la verità.

Questa sentenza ci dà la misura di quella che costituisce una vera e propria ingiustizia del nostro Paese: se sei risucchiato nel circuito del cosiddetto “processo mediatico” la stessa verità viene ad essere “macinata”, come il povero malcapitato che ci cade.

Enza Bruno Bossio è una vittima di questo meccanismo assurdo, in cui presunzione di innocenza e poi innocenza certificata con sentenza di un Tribunale, vengono costantemente ignorati.

Enza Bruno Bossio continua ad essere assolta quando le inchieste arrivano in giudizio: era già avvenuto per l’inchiesta Why Not l’anno scorso.

Intanto la Bruno Bossio ha perduto il suo lavoro, ha dovuto subire il ludibrio di essere additata in una vera e propria gogna mediatica, come responsabile di reati per quando manifestamente infondati tanto infamanti.

La sua vita professionale e sociale ne è risultata sconvolta. Ma per una donna riconosciuta capace ed intelligente, nel pieno di una brillante carriera manageriale che ha dovuto soffrire tutto questo, c’è un ex PM, tale De Magistris, titolare di inchieste rivelatesi tutte, alla prova dei fatti, dei colossali flop, si è spalancata una irresistibile carriera politica.

Giudichino tutti se tutto ciò non è profondamente ingiusto.

Azione Riformista

Cosenza, li 16 gennaio 2011

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