Tampon Tax: l’ iva sugli assorbenti rimane al 22%

Bocciato emendamento pd per abbassamento dell’ iva sugli assorbenti

Il Governo vuole la tampontax: è stato bocciato l’emendamento Pd  al DL semplificazione fiscale che proponeva di abbassare l’Iva al 5% sugli assorbenti da coloro che si professano custodi dei diritti e fautori del cambiamento. Il 14 maggio i 5stelle hanno perso l’ennesima occasione per dimostrarsi autentici e non virtuali difensori delle pari opportunità. Dopo un intenso e serrato dibattito parlamentare per l’ennesima volta la maggioranza Lega-5stelle ha bocciato la proposta di Pd del taglio Iva sui prodotti d’igiene femminile, di fatto mantenendo una discriminazione delle donne italiane rispetto al resto d’Europa.
Siamo stati a un passo da un traguardo di civiltà per le donne italiane, ovvero il taglio dell’Iva – e quindi del costo per i prodotti di igiene femminile, che oggi vengono considerati beni di lusso.

La tampontax in Europa

Un supporto dal basso proviene ormai da tempo da Associazioni e movimenti femministi, in Europa e nel mondo che, chiedono da tempo di riconsiderare l’aliquota massima sugli assorbenti, la cd. “Tampon-tax”, facendone un tema di discussione politica basandosi sull’assunto le mestruazioni non sono una scelta ma una necessità e arrivando anche a forme dimostrative di protesta estreme come il free-bleeding, il non uso di assorbenti durante le mestruazioni per permettere al sangue di fluire macchiando i vestiti.
La Spagna ha recentemente annunciato che abbasserà l’IVA degli assorbenti dal 10 al 4% a
seguito della mobilitazione del Movimento femminista spagnolo, che da due anni ha avviato la
campagna Tamponi dal Canada.
La Francia ha portato l’imposta dal 20% al 5.5%, l’ Olanda al 6%, in Inghilterra è stata ridotta dal 17,5% al 5,5%. L’ultimo in ordine di tempo è stato il Belgio dove alcune parlamentari sono
riuscite a inserire nella legge di bilancio del 2017 la diminuzione dal 21% al 6%. L’Irlanda, così
come il Canada, la ha invece addirittura abolita. La Scozia e l’Irlanda hanno annunciato che
distribuiranno gratis assorbenti e altri prodotti sanitari femminili essenziali alle proprie
studentesse per combattere la “period-poverty”, lo stato di povertà cd. mestruale che impedisce
ad alcune ragazze di frequentare la scuola quando hanno le mestruazioni ma non la disponibilità
economica per i prodotti mestruali.

La nostra battaglia contro la tampon tax

L’odiosa tampon Tax – a cui ho dedicato una proposta di legge, presentata nel novembre 2018 ha trovato uno sbocco nei lavori parlamentari con la presentazione di un apposito emendamento PD approvato anche dalle altre minoranze. Con incredibile sorpresa a mettere il veto è stato il M5S attraverso la presidente della commissione Finanze accampando scuse alquanto inverosimili. Dalla discussione del 14 maggio alla Camera, infatti, è emersa una diffusa volontà politica a riportare le donne italiane al passo con l’Europa. Con forza ho chiesto al Governo di accantonare le somme non utilizzate per il reddito di cittadinanza per destinarle a questo importante provvedimento. Il Governo giallo verde ha perso un’altra occasione per stare dalla parte delle donne italiane perchè di occasioni per abolire la tampontax questo Governo ne ha avute davvero tante e le ha sprecate tutte. Non ultima, bocciando l’emendamento che la stessa maggioranza aveva presentato al DL Crescita. C’è una mia proposta di legge alla Camera dal novembre 2018 e una pdl in Senato. Noi non ci arrendiamo e ripresenteremo in aula, durante la discussione che ci sarà nella terza settimana di giugno, il nostro emendamento, che chiede una cosa molto semplice: pari opportunità per le donne contro un’odiosa tassa di genere, che oltre ad aumentare diseguaglianze nel Paese e con il resto dell’Europa, rappresenta davvero un’ingiustizia intollerabile. Augurandoci un sussulto di dignità da parte dei deputati di maggioranza vedremo se il Governo del cambiamento in peggio ha realmente intenzione di fare qualcosa o se continuerà a perseverare nella sua incapacità e incoerenza.

Video dei miei interventi in Aula

Intervento in Aula:

Chiedo a questo Governo e alla maggioranza, signor Presidente, attraverso di lei, cosa impedisce di
approvare questo articolo aggiuntivo. In verità noi ci stiamo provando dal novembre 2018 con una proposta di legge a mia prima firma, sottoscritta, però, da molti parlamentari PD.
Abbiamo anche proposto degli emendamenti alla legge di bilancio, non solo noi come Partito Democratico, ma sono stati respinti. La motivazione della Vice Ministra Castelli è che era troppo complicato, bisognava coordinarsi con l’Europa. Eppure la stessa Vice Ministra è stata smentita in diretta durante la trasmissione Report, quando dagli uffici di Bruxelles è stato detto che sostanzialmente l’IVA può essere abbassata al 5 per cento senza coordinarsi con l’Europa, tant’è che sono stati inseriti i tartufi con la legge di bilancio nella tabella A, parte II-bis, che è la stessa tabella e la stessa parte in cui chiediamo di inserire l’abbassamento. L’abbassamento di cosa? Deiprodotti igienici femminili. Ed è la stessa Commissione europea, anzi, il Parlamento europeo, dopo la Commissione, che il 15 gennaio 2019 a Strasburgo ha votato una risoluzione in Parlamento in cui invita tutti gli Stati membri ad eliminare o abbassare questa tassa. E, d’altra parte, quasi tutti i Paesi europei l’hanno adottata.
Negli USA, però, non solo in 14 Stati è stata abolita ma anche recentemente, a proposito
della sensibilità su questo tema, nella Notte degli Oscar è stato premiato un cortometraggio
che si occupa di queste questioni. In Italia sono state raccolte centinaia di migliaia di firme da parte dei nostri studenti e, infatti, le università si stanno organizzando autonomamente per una distribuzione gratuita dei prodotti igienici femminili. Quindi, c’è una maggioranza del Paese e una sensibilità trasversale. E, allora, cosa impedisce a questa maggioranza e a questo Governo di far
diventare fino in fondo i nostri giovani cittadini europei?

La Tampontax e i diritti delle donne

Si lega poi il tema ambientale. Bisogna abbassare l’IVA in maniera tale che le ragazze tutte, le donne tutte possono comprare prodotti di qualità, è un modo per garantire i diritti delle donne. In secondo luogo, riguardo alle coperture, sembra che ci sia a favore delle donne e delle mamme – l’ha annunciato l’onorevole Di Maio – un miliardo e mezzo di risparmio sul reddito di cittadinanza: quale miglior regalo perle donne che abbassare l’IVA sugli assorbenti?

 

La nostra battaglia è iniziata da un po’. Conferenza NO tampontax Camera dei Deputati 17 gennaio 2019

Rassegna Stampa: Enza Bruno Bossio no Tampon Tax

Tampon Tax Enza Bruno Bossio – Dire.it

Enza Bruno Bossio contro la Tampontax – Giornalettismo

 

 

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