La sicurezza del paese passa dal digitale

Cybersecurity 3
Oggi a Roma sono intervenuta in un importante convegno organizzato da Cor Com, corriere delle comunicazioni, sul tema “Cybersecurity e Digital Identity. La sicurezza del Paese passa dal digitale”.
L’architettura italiana della cybersecurity è partita in ritardo rispetto agli altri paesi europei, visto che il decreto attuativo della sicurezza cibernetica è del gennaio 2013. L’idea fondante della cybersecurity sembrava allora essere solamente quella legata alla lotta al crimine informatico e al terrorismo internazionale o allo spionaggio dei dati come nella vicenda Wikileaks.
Ma in un’economia che diventa sempre più digitale con l’internet delle cose e l’iperconnessione tra gli oggetti si impone una governance dei temi della sicurezza informatica anche nella relazione quotidiana delle persone, delle aziende, dei sistemi. Ancor di più con lo sviluppo del Pin unico digitale e dello SPID (Sistema per l’identità digitale). Naturalmente all’interno di quello che sarà il Mercato Unico Digitale Europeo, di cui uno dei 16 capisaldi è lo sviluppo della partnership pubblico privato sulla cybersecurity.
La questione fondamentale, infine, è quella delle competenze digitali: con orgoglio dico che proprio nella mia regione, la Calabria, vi è un polo d’eccellenza di Miur, Università, Poste e altre aziende innovative che forma i giovani all’interno del distretto della Cybersecurity, destinato a diventare sempre più Cluster al servizio del Paese.

IL DECRETO
Testo del decreto
DPCM 24 Gennaio 2013
Articolo su formiche.net
Corcom
Le Formiche.net
Cybersecurity
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