Un documentario su Ferramonti alla Camera dei deputati. Per non dimenticare.

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Le gravi minacce e gli odiosi slogan antisemiti contro la comunità ebraica di Roma di queste ore dimostrano come si debba mantenere sempre alta la guardia e la vigilanza democratica rispetto a fenomeni che credevamo ormai superati e sepolti nella galleria degli orrori del secolo scorso.
La Giornata della Memoria è il momento in cui il dovere di non dimenticare si coniuga con quello di indicare alle giovani generazioni la strada della libertà e della lotta contro ogni forma di razzismo e di intolleranza.
Ci preme ribadirlo proprio oggi dalla Calabria e dalla provincia di Cosenza dove il fascismo, smentendo certa retorica sugli “italiani brava gente” o sulla “dittatura a bassa intensità” costruì, tra i tanti, il campo di internamento per ebrei, apolidi e slavi di Ferramonti di Tarsia.
Proprio per non dimenticare il regista cosentino Cristian Calabretta, insieme ad un gruppo di giovani, ha realizzato, in forma completamente autogestita, un documentario dal titolo “Ferramonti: il campo sospeso”.
A questo proposito, ho preso l’impegno di organizzare con il Brutium di Roma un grande evento culturale che si terrà alla Camera dei Deputati verso fine marzo per proiettare il documentario del giovane regista cosentino.
All’evento parteciperanno delegazioni delle scuole superiori della provincia di Cosenza e la comunità calabrese della Capitale.
Un contributo importante che la Calabria democratica intende offrire a questa battaglia di civiltà per una Europa capace di reagire all’inquietante riaffiorare di terribili fantasmi del passato.

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