FUORI DALLA CRISI SOLTANTO GRAZIE AL MEZZOGIORNO.

Rogliano 1

Di Dante Prato. Pubblicato su “Calabria Ora” di domenica 5 maggio 2013.

“Ripartire dal Mezzogiorno rappresenta l’unica strategia affidabile per guidare l’intero Paese fuori dalla crisi economica”. E’ questa la ricetta emersa dall’incontro organizzato ieri sera dal Partito democratico, nella sala consiliare del Comune di Rogliano, dove al tavolo dei relatori, a rispondere alle domande del direttore di CO Piero Sansonetti, erano seduti i neo onorevoli Enza Bruno Bossio e Ferdinando Aiello, ma anche il sindaco di Rogliano Giuseppe Gallo, il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio e il consigliere regionale Carlo Guccione.
Una soluzione sicuramente auspicabile ma che, come sottolineato da Sansonetti in apertura, difficilmente troverà attuazione nell’immediatezza, visto che “il governo Letta, a giudicare dal discorso programmatico, si è disinteressato dei problemi del Sud”.
“Non si può mettere in piedi – afferma criticamente Enza Bruno Bossio – un piano strategico per il Mezzogiorno insieme al Pdl, quindi difficilmente il governo Letta si dimostrerà amico del Sud. Il PD ha fallito nella costruzione di un percorso di cambiamento , quindi bisogna innanzitutto avviare un progetto di ricostruzione del partito, di un soggetto veramente riformista che sia in grado di offrire un speranza al Paese mettendo in campo riforme importanti, come l’introduzione del reddito minimo, un strumento capace di restituire un pò di respiro soprattutto ai giovani”. Ma se la crisi sociale e le emergenze economiche rappresentano i problemi principali, allo stesso tempo rimane la preoccupazione sulla possibilità ch il governo riesca a risolverli: “Letta – afferma Guccione – ha costruito un governo che non potrà realizzare il suo programma, dovrebbe concentrasi su pochi ma necessari punti, primo fra tutti la legge elettorale”.
Insomma, proiettato in un clima di estrema incertezza, c’è la reale sensazione che difficilmente il “governissimo” avrà vita lunga. E proprio per questo serve riorganizzarsi, evitando di andare di nuovo alle urne con il “porcellum” e ricostituendo la struttura di un Pd allo sbando, che negli ultimi mesi ha incassato diverse sconfitte, generando anche uno strappo con la base del partito.
“La riforma elettorale – afferma Oliverio – è prioritaria anche rispetto alle emergenze economiche e sociali, perché la paura della ingovernabilità blocca qualsiasi possibilità di manovra alla politica. Il Pd ha sicuramente disatteso le ragioni per le quali è nato, diventando una consorteria di componenti. Oggi più che mai, invece, c’è la necessità di un soggetto riformista che sia capace di raccogliere i bisogni della società”. Una riflessione che viene accolta positivamente anche dagli ex alleati del partito di Vendola, che oggi invece si trovano all’opposizione: “Non potevamo appoggiare questo governo – ha affermato Ferdinando Aiello – accordandoci con chi ha sfasciato l’Italia. Nel Pd c’è un’anima troppo centrista, mentre dovrebbe dirigersi, insieme a Sel, verso una scelta chiara che lo porti a inquadrarsi nell’ambito del Partito socialista europeo”.
La Rassegna stampa dell’iniziativa:
Articolo Calabria Ora 5 maggio Regionale
Articolo Calabria Ora 5 maggio

Rogliano PD 4 maggio (40)

Rogliano 2

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